FINANZA SOSTENIBILE ED ETICA
Nei recenti vertici internazionali sul cambiamento climatico di Roma e Glasgow, è stato dichiarato che i Paesi del G20 "si impegnano a fronteggiare la minaccia critica e urgente dei cambiamenti climatici": anche se è una dichiarazione un po’ generica, rappresenta tuttavia un preciso impegno.
Su questo tema era stata molto significativa anche l’inaugurazione, avvenuta il 5 giugno scorso, in occasione della Giornata mondiale dell'Ambiente, di quello che viene chiamato 'Climate clock' , (che imita quello installato sulla facciata del Metronome di Union Square a Manhattan); ambedue infatti segnano il tempo che ci separa dal termine ultimo per contenere l'aumento della temperatura media globale entro gli 1,5 gradi, condizione indispensabile per evitare una catastrofe climatica, come riconosciuto dall’accordo raggiunto a Roma il 31 ottobre scorso. Ora questi orologi segnano, 6 anni e 7 mesi: un tempo tuttavia che può e deve variare a seconda delle iniziative che saranno messe in campo.
Dunque il clima rappresenta una delle aree di intervento che obbligatoriamente coinvolgerà tutto il mondo in una serie di cambiamenti globali della vita nei prossimi decenni, anzi direi che rappresenta la cartina di tornasole per misurare la nostra effettiva volontà di rispettare l’ambiente sotto ogni aspetto.
Questo necessario impegno mondiale, non può non interessare il mondo finanziario, perché renderà necessario un enorme sforzo economico.
Ovviamente a lungo termine saranno soprattutto i Governi che dovranno sostenere queste enormi spese, ma nel breve periodo sarà necessario che i fondi privati si attivino, sia offrendo liquidità alle imprese che intendono operare in un’ottica ecosostenibile, sia limitando la partecipazione ad imprese che siano responsabile delle emissioni inquinanti.
Per meglio mettere a fuoco questa complessa problematica ci siamo rivolti ad un’importante Consulente Finanziaria: Laura Panizutti di Santa Lucia Di Piave, (TV), la quale, ancor prima dell’attuale periodo critico connesso alla pandemia, aveva chiaramente individuato la tendenza obbligata per gli investimenti finanziari in direzione di attività etiche, sotto tutti gli aspetti.
“I requisiti di un’attività finanziaria veramente adatte a dare una efficace risposta al difficile momento che stiamo attraversando, non solo a causa della pandemia, ma degli sconvolgimenti climatici a cui stiamo assistendo, sono la sostenibilità ed il carattere etico. Infatti se certo la sostenibilità, cioè il requisito di non sconvolgere l’equilibrio naturale è fondamentale, ad esso si deve anche aggiungere una caratteristica etica, cioè di non favorire attività contrarie alla nostra visione etica. Ad esempio ci può essere un’attività di produzione di sostanze stupefacenti perfettamente sostenibile, cioè tale da non disturbare l’equilibrio naturale, che non è certamente accettabile secondo la nostra etica. L’attività finanziaria di oggi deve dunque rispettare ambedue queste importanti caratteristiche, se vuole veramente rispetti l’uomo”.
Seguendo la sua lucida impostazione, abbiamo dunque suddiviso la nostra analisi in 6 aree principali di intervento, necessario in un’ottica di sostenibilità; lasciamo poi alla sensibilità morale di ciascuno valutare il valore etico delle attività descritte:
Finanza sostenibile e sistemi produttivi
Finanza sostenibile ed agricoltura
Finanza sostenibile e rifiuti
Finanza sostenibile ed impegno sociale
Finanza sostenibile e sistema sanitario
Finanza sostenibile ed assicurazioni
Nei prossimi articoli affronteremo dunque specificamente questi argomenti.
Gianluigi Pagano
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