“La sostenibilità non è uno slogan” - L'intervento di Laura Panizutti al meeting di Borghi d'Europa alla Cantina Ca' Biasi di Breganze

 




Borghi d'Europa ha presentato il programma 2023/2024 del progetto L'Europa delle scienze e della cultura ( patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica, sui temi della sostenibilità .


La splendida cornice dell'azienda agricola Ca' Biasi a Breganze ha donato forti emozioni ai giornalisti e agli imprenditori intervenuti, ospiti della famiglia Dalla Valle .


Dopo l'indirizzo di saluto del Sindaco, avv. Piera Campana, si sono succedute le interviste multimediali.


In questo contesto, particolarmente forte e incisivo l'intervento di Laura Panizutti di Conegliano,

Consulente finanziario e Patrimoniale, che da molti anni segue le iniziative di informazione di Borghi d'Europa.



“ La parola sostenibilità oggi comunemente utilizzata da tutti, perchè fa parte del lessico

alla moda. Su qualcosa non è 'sostenibile' la si giudica dannosa:”


In altri termini avviene che la parola sostenibilità perde il proprio valore per un suo chiaro abuso.

“ E' un meccanismo che svuota di significato ogni nuova idea : di fatto il consumismo non colpisce soltanto i beni materiali, ma si allarga anche al campo delle idee. Anche le idee,infatti, si svuotano velocemente in brevissimo tempo . Vi è un processo articolato in tre fasi : a) la nascita dell'idea ; b)

la sua subitanea banalizzazione per scopi divulgativi, con la creazione di pochi e semplici slogan

che ne limitano l'efficacia c) l'eliminazione di qualunque significato dell'idea originaria ormai

degradata e massificata.


Non parliamo poi dei messaggi pubblicitari, soprattutto nel settore dell'agroalimentare, che supportano i marchi con una straordinaria capacità di servirsi di suggestioni evocative, anche di parole nobili come sostenibilità, per farle proprie e rilanciarle con l'obiettivo di veicolare il consumo dei suoi prodotti.


Per quanto riguarda il mondo delle imprese Panizutti annota :

“ La ricerca di processi produttivi ed organizzativi sostenibili e la difesa delle attività dell'impresa dai rischi climatici (o l'offerta di prodotti e servizi flessibili rispetto ad essi), richiedono un approccio molto diverso alla gestione delle risorse aziendali, probabilmente anche un diverso sistema di contabilizzazione dei costi, di valutazione dei rischi e di monitoraggio della creazione di valore.


La sostenibilità, pertanto, non può essere un comodo slogan ma è, invece, un tema molto concreto per la vita d'impresa, per la leadership e per ogni processo di creazione duraturo di valore. La cura del cliente, l'innovazione, la qualità e le capacità di organizzare la creazione di valore che un buon imprenditore possiede dovrebbero venire dopo la cura per l'ambiente e per le persone, che molti di noi portano quale valore innato. “




«Le imprese credono con convinzione nella sostenibilità e sono preoccupate della superficialità con cui troppo spesso se ne parla – aggiunge Panizutti.- Il rischio è che il greenwashing prevalga sulla vera sostenibilità: se non si hanno strumenti per capire cosa sta dietro i messaggi che ci arrivano, c’è il rischio di prendere sul serio quelle che sono mere manipolazioni a fini di marketing. La demonizzazione di alcuni materiali e settori, se non addirittura dell’intera industria, è la conseguenza più estrema di un clima che si può neutralizzare solo attraverso la conoscenza scientifica e lo spirito critico.


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